COME COSTRUIRE UN CENTRO SPORTIVO IN LEGNO?
Davanti a questa domanda, si possono avere molteplici risposte. In quanto costruire un centro sportivo in prefabbricato, può essere una delle soluzioni migliori a livello economico e di risparmio.
Le costruzioni in legno, soprattutto di centri sportivi, possono essere realizzati con l’uso del legno lamellare.
Perché l’uso del legno lamellare ? Perché essendo un legno con alta versatilità può resistere a determinate pressioni, come ad esempio resiste alle proprietà antisismiche, grazie alla capacità di flettersi senza rompersi. Inoltre il legno lamellare ha una bassa dispersione di calore, gli infissi e le pareti in lamellare assicurano un risparmio energetico o la possibilità di ridurre lo spessore degli stessi per avere una maggiore abitabilità. Con questo tipo di soluzione tecnica, si ha la possibilità di andare velocemente a coprire campi di gioco esistenti o di costruirli ex novo, completandoli con adeguati impianti di illuminazione, di serramenti (in alluminio o pvc) e di impianti di riscaldamento e raffrescamento.
Le caratteristiche applicative di questo materiale consentono infatti di inserire un elemento naturale ed affidabile come il legno anche negli ambienti più umidi (piscine) e di realizzare strutture dal peso contenuto, versatili, antirimbombo e antisismiche anche in ampi spazi con grandi luci libere (palazzetti).
COSTI DI UN CENTRO SPORTIVO IN LEGNO LAMELLARE
Sempre più strutture sportive come palestre, piscine, campi da tennis, maneggi ecc. vengono realizzate con il legno. Con la Legge 86/2019 è stata conferita al Governo la delega per l’adozione di disposizioni in materia di ordinamento sportivo, professioni sportive e semplificazione.
Questo comporta avere un documento di fattibilità, il professionista propone di presentare il progetto definitivo, dal quale deve emergere che la realizzazione delle opere di urbanizzazione avviene prima o contestualmente ai lavori sull’impianto sportivo, i criteri generali di esecuzione dei lavori, la durata e le condizioni contrattuali. Dunque bisogna tenere in conto sia i costi per la fase di costruzione, come delle recinzioni e coperture, degli spogliatoi e di tutta l’attrezzatura sportiva necessaria sia delle spese di gestione, come per l’illuminazione e del personale per l’organizzazione delle varie attività.
Le spese aumenteranno nel caso in cui si desideri realizzare un impianto polivalente, cioè non dedicato ad un solo singolo sport ma comprensivo di diverse tipologie di campi. In caso, invece, di impianto dedicato allo svolgimento di attività sportive senza una finalità ben specifica, si ha il vantaggio di essere liberi da determinati vincoli richiesti ma con meno agevolazioni.
GLI INCENTIVI DI COSTRUZIONE DEI CENTRI SPORTIVI
Tra i provvedimenti ministeriali approvati si è messo a disposizione per le società sportive, i contributi a fondo perduto, non solo pubblici, ma anche per i privati che hanno intenzione di investire negli impianti sportivi.
Fondi per realizzare diversi progetti come quelli che portano all’organizzazione di manifestazioni sportive di livello nazionale oppure per incentivare l’avvio allo sport delle persone disabili, per facilitare la realizzazione di manifestazioni calcistiche di livello internazionale, per sostenere la maternità delle atlete, per assicurare il diritto alle pratiche sportive dei minori e per realizzare eventi sportivi destinati alle donne.
Si parla dunque di un’agevolazione fiscale a disposizione delle imprese fino a un massimo di 40.000 euro sotto forma di credito di imposta. E se sei un privato o hai un’associazione sportiva, e sei interessato realmente ai contributi a fondo perduto per gli impianti sportivi, devi dunque informarti sui bandi disponibili consultando continuamente i siti di riferimento per non perdere aggiornamenti.
Le tipologie di copertura sono molteplici: pannelli sandwich coibentati, tessuti tecnici in pvc o in perlinato con pacchetto ventilato e guaina.